Friday, September 12, 2008

CALORE GRATIS PER LE CASE IN LEGNO, IL VANTAGGIO DI ESSERE “PASSIVI”

Le bollette energetiche costano sempre più. In particolare riscaldare le nostre abitazioni incide ogni anno di più sul bilancio familiare, con una tendenza destinata purtroppo a durare nel tempo.
Un buon isolamento termico limita le dispersioni del nostro edificio, così come un utilizzo accorto di impianti ad energie rinnovabili (pannelli solari, geotermia, stufe a legna o pellets) va ad integrare il consumo della caldaia, abbassando la spesa per il riscaldamento. Sappiamo che questi impianti hanno un costo spesso non indifferente, anche se rappresentano un ottimo investimento nel tempo.
Se abbiamo avuto occasione di visitare recentemente qualche fiera del settore, sappiamo che lo sviluppo di aziende che offrono soluzioni tecniche per il risparmio energetico degli edifici è straordinario. Ed ovviamente altrettanto importanti sono gli interessi economici ruotano attorno al settore. La crescita della quota di informazione che raggiunge la potenziale clientela è direttamente legata all’aumento dei capitali investiti, un aspetto che andrebbe attentamente considerato. Se esistessero dei sistemi per lo sfruttamento di energia naturale non utilizzabili commercialmente, nessuno verrebbe a raccontarlo proprio a noi e difficilmente ne verremmo in qualche modo a conoscenza.
I sistemi che sfruttano il calore del sole comunemente impiegati, ovvero i pannelli solari fotovoltaici e termici, usano l’energia per produrre elettricità e acqua calda in modo “attivo”, attuando una trasformazione. Tutti noi sappiamo che un’auto lasciata al sole si scalda in quanto i raggi del sole entrano all’interno dell’abitacolo, ma fuoriescono solo in parte a causa dell’effetto serra, andando ad aumentare la temperatura dell’aria. Ci rendiamo conto di questo effetto nelle nostre abitazioni durante la stagione estiva, quando diventa necessario ricorrere all’oscuramento e alla schermatura delle finestre per limitare l’apporto di calore all’interno del nostro alloggio.
Nei mesi invernali il sole può fornire una preziosa fonte di calore, proprio sfruttando con criterio il suo apporto di energia, progettando cioè il nostro edificio intenzionalmente come un dispositivo captante dei raggi solari, dimensionando correttamente le vetrate ed orientandolo secondo il percorso del sole. Senza arrivare agli eccessi delle case passive, è possibile sfruttare questa fonte diretta di energia (magari in combinazione con sistemi attivi, solari o basati su altre fonti rinnovabili) per limitare moltissimo il fabbisogno di calore del nostro edificio. Un accorto dimensionamento (magari in combinazione con vetri basso-emissivi, che limitano la dispersione di calore), può portare a risultati straordinari. Nessuna azienda o rivista del settore avrà ovviamente interesse a promuovere i sistemi passivi, poiché paradossalmente limitano la necessità di ricorrere ad impianti o soluzioni brevettate.
In passato le tecniche costruttive erano semplici e basate sulla tradizione e l’adattamento all’ambiente circostante, il che ha prodotto lo sviluppo di soluzioni diversissime da luogo a luogo. Se però confrontiamo varie tipologie abitative, notiamo che l’uomo nei secoli ha sempre trovato soluzioni e risposte al problema posti dalle condizioni climatiche, sia che si tratti di una tipica casa olandese o di una abitazione iraniana.
Dal dopoguerra in poi l’edilizia ha preferito uniformare tecniche e materiali da costruzione, privilegiando le scelte più veloci ed economiche, dimenticando le conoscenze ed il sapere della tradizione e ricorrendo in modo massiccio all’impiantistica per sopperire alle vistose carenze costruttive (chi ha avuto la disgrazia di abitare per qualche anno in un tipico condominio anni ’60, sa cosa intendo). Oggi le cose sono ovviamente cambiate, anche se tanti corti-borgo colorate simil-tradizionali sorte negli ultimi anni sono soprattutto operazioni di facciata…
Scusandomi per la divagazione (ma penso che qualche spunto di riflessione in più possa essere comunque gradito), vorrei tornare in tema accennando all’inconveniente che grandi vetrate a sud possono comportare nella stagione estiva. Ovviamente stiamo parlando di serramenti di ultima generazione, con vetri doppi isolanti a bassa trasmittanza. D’estate dobbiamo ricorrere necessariamente alla schermatura mediante dispositivi di protezione per evitare di trasformare la nostra abitazione in un forno. Un’ottima soluzione può essere un’accurata piantumazione di alberi a foglia caduca, studiata attentamente in funzione del benefico effetto dell’ombreggiatura delle fronde, mentre nella stagione invernale, con la caduta del fogliame potremo godere nuovamente appieno dell’apporto solare.
Oltre all’oscuramento mediante tapparelle o persiane, si possono installare sistemi frangisole, fissi o mobili, che permettono di far passare i raggi invernali, più bassi e di bloccare quelli estivi, più vicini allo zenit.
Lo stesso effetto si può ottenere con tettoie e pergolati (sempre a foglia caduca), che ci permettono oltretutto di creare degli spazi esterni piacevolmente fruibili e in grado, se ben calcolati, di schermare il calore dei raggi del sole nella stagione estiva, senza bloccarne l’accesso in quella invernale.

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