Thursday, December 11, 2008

CASACLIMA E LE CASE PREFABBRICATE “CERTIFICATE”

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO SI CARATTERIZZANO PER CONSUMI ENERGETICI MOLTO BASSI. TALE RENDIMENTO TERMICO E’ CALCOLABILE ATTRAVERSO PRECISI PARAMETRI E INDICA L’EFFICIENZA DELL’INVOLUCRO EDILIZIO.

Questo è uno degli aspetti che interessa particolarmente il cliente, anche se solitamente le idee in proposito sono piuttosto vaghe (“Architetto, vorrei una casa in classe A”).
Parlare genericamente di classe energetica non risulta molto significativo, se non rapportato alla specifica localizzazione dell’intervento e al modello di calcolo adottato.
A livello nazionale, l’efficienza energetica degli edifici viene normata secondo il Dlgs 311/06 che definisce standard piuttosto restrittivi rispetto al passato ed introduce l’obbligo di produrre certificato di efficienza energetica dal 1 gennaio 2008 per tutti i nuovi interventi al di sotto dei 1000 metri quadrati.
Recentemente il legislatore ha eliminato il vincolo di allegare tale certificato all’atto di compravendita dell’immobile, limitando di molto l’efficacia pratica di tale strumento per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare esistente e futuro, lasciando agli enti locali (regioni e province) la responsabilità di legiferare in materia secondo criteri più o meno restrittivi.
case legno, case in legno, case di legno, case passive, case ecologicheDa questo punto di vista l’esperienza dell’Alto Adige con la certificazione CasaClima resta un riferimento certo nel confuso panorama normativo italiano.
Si deve tenere conto che l’obbligo di costruire secondo i criteri previsti da questa metodologia di classificazione dell’efficienza energetica è limitato dal 2005 alla provincia autonoma di Bolzano, ma è possibile facoltativamente su tutto il territorio italiano e definisce una casa progettata per ottenere un significativo risparmio energetico, rispetto a un edificio tradizionale.
La finalità di CasaClima è di raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Comunità Europea in tema di abbattimento dei consumi di energia e di emissioni di anidride carbonica. Ciò significa che i progettisti e costruttori di nuovi edifici devono, per ottenere il via libera a procedere, devono dimostrare che la casa che si andrà a realizzare avrà consumi energetici misurabili, inferiori a 50 kWh per metro quadro all’anno. Sulla base del livello di consumo energetico annuo per metro quadrato, in Alto Adige si procede con una vera e propria classificazione ed in particolare:

  • CasaClima Oro: ha un fabbisogno termico inferiore a 10 kWh per metro quadro all’anno (chiamata casa da un litro, perché necessita di un litro di gasolio o un metro cubo di metano all’anno).

  • CasaClima A: ha un fabbisogno termico inferiore a 30 kWh per metro quadro all’anno (chiamata casa da tre litri, perché necessita di tre litri di gasolio all’anno).

  • CasaClima B: ha un fabbisogno termico inferiore a 50 kWh per metro quadro all’anno (chiamata casa da cinque litri, perché necessita di cinque litri di gasolio per metro quadro di casa all’anno).

Per chiarire, una casa tradizionale consuma dai 90 ai 120 kWh per metro quadro all’anno.
La diffusione di una cultura “energicamente consapevole” e la realizzazione pratica del progetto CasaClima è stato reso possibile anche grazie al coinvolgimento attivo degli artigiani e dei tecnici altoatesini. Sono stati loro che, in concreto, hanno proceduto con la codifica e con lo sviluppo dei parametri utili (costruzione dell’involucro edilizio, serramenti, strutture interne, impianti) per ottenere l’efficienza energetica e la conseguente certificazione.
Tale impegno costruttivo, basato sia sulla cultura locale che su analoghe esperienze europee (Austria e Germania in particolare), si sono concentrate sull’isolamento termico complessivo, ad esempio con l’utilizzo di finestre termoisolanti, e forma edificatoria compatta e semplice per ridurre le dispersioni di calore in inverno e il surriscaldamento estivo, ma anche sull’alta in sonorizzazione, la mancanza di elettrosmog, il massimo sfruttamento dell’energia solare, attraverso un corretto orientamento dell’edificio, il riscaldamento tramite sistemi alternativi di riscaldamento e/o con l‘impiego di energia solare, ad esempio con pannelli solari termici per la produzione di acqua calda, pannelli solari fotovoltaici per la produzione di elettricità, impianti di ventilazione forzata o centrali termiche a biomasse, la scelta di materiali edili ecocompatibili ed innocui per la salute, un generale comfort abitativo ed ottime condizioni di salubrità.
Inoltre gli edifici che rientrano nella categoria A hanno diritto al 10% di sconto sugli oneri di urbanizzazione, oltre a benefici straordinari previsti dai regolamenti provinciali e comunali.
È compito dell’ufficio Aria e rumore dell’agenzia provinciale per la Protezione dell’ambiente della provincia di Bolzano rilasciare una targa, da affiggere sull’edificio in modo ben visibile, sulla quale viene segnata la classe cui l’edificio appartiene. Ciò consente anche ai potenziali acquirenti dell’alloggio di valutare la propria scelta con maggiore consapevolezza.
Si tenga comunque presente che la classe di certificazione cambia da zona a zona in base alle specificità climatiche locali. Un’abitazione a Bolzano consumerà chiaramente molta più energia per essere scaldata rispetto ad una di pari caratteristiche realizzata in Toscana o in Sicilia. Di conseguenza la classe energetica tiene pienamente conto della provincia di appartenenza (una classe C a Bolzano, molto probabilmente, diverrà classe B a Bologna).
Pretendere un edificio “in classe A” risulta dunque superficiale e poco significativo, anche perché si dovrebbe considerare, soprattutto in certe zone del territorio caratterizzate da lunghi periodi di caldo, del problema dell’isolamento estivo, che va affrontato con metodologie costruttive specifiche e, per molti versi, opposte a quello invernale.
Come sempre è importante che il progetto tenga conto di una complessità di fattori che andranno a definire l’efficienza complessiva dell’edificio per tutti i 12 mesi dell’anno e nello specifico contesto (ubicazione geografica, tasso di umidità, altitudine, ventilazione, presenza di nebbie).

Sunday, December 7, 2008

Interior Design



The Clark hotel Los Angeles
Design by Harrison Albright
3d rendering by Dodik


COSTI E TEMPI: MEGLIO CERTI O INCERTI?

PREZZO BLOCCATO PER 12 MESI! REALIZZIAMO LA TUA ABITAZIONE IN LEGNO IN SOLI 3 MESI! SONO DEI VERI E PROPRI CAVALLI DI BATTAGLIA DELLE CASE PREFABBRICATE. PUÒ APPARIRE PERSINO IRREALISTICO NELLA SUA ENFASI PROMOZIONALE, EPPURE NON VI È NULLA DI ESAGERATO. INDIPENDENTEMENTE DA QUALSIASI ALTRO FATTORE DI PREZZO E QUALITÀ, L’EDILIZIA TRADIZIONALE DA QUESTO PUNTO DI VISTA ESCE DA QUESTO CONFRONTO CON LE “OSSA ROTTE”.

Prendiamo i capitolo costi. Il computo metrico compilato dal nostro tecnico è pronto, l’abbiamo controllato e possiamo consegnarlo a tre, quattro imprese. Alcune ci sono state consigliate, altre hanno già lavorato per il nostro architetto o il titolare è amico di nostro cugino. Finalmente possiamo sapere quanto costerà la nostra abitazione. Prima sorpresa. I preventivi sono molto diversi tra loro, con differenze anche di 50-60.000 euro. Scartiamo senza indugi la più cara (nonostante le rassicurazioni del nostro tecnico, avrà sicuramente degli interessi personali). Un’impresa ci ha fatto davvero un’ottima offerta e l’impresario è molto simpatico. Nel giro di pochi giorni il contratto è firmato e i lavori possono iniziare. case legno, case in legno, case di legno, case passive, case ecologiche
Fin qui tutto bene, ma da adesso in poi per molti inizia una vera e propria odissea. Il capitolato non era poi così completo e, guarda caso, ogni mancanza ci costa un patrimonio, così come le modifiche e le migliorie che vengono fatte in corso d’opera. Sorvoliamo sulla manodopera impiegata che vede forse per la prima volta un cantiere (proprio il nostro…). Ci accorgiamo che il preventivo che ad una prima occhiata era sembrato il più caro era stato però stato completato dall’impresa con le dovute integrazioni e che stiamo spendendo ben oltre il consentito. Una situazione che per molti può diventare insopportabile, soprattutto se non abbiamo tenuto conto finanziariamente di possibili imprevisti.
Al contrario, l’acquisto di una abitazione prefabbricata non è molto diverso da quello che potremo fare di un’automobile. Un preventivo è un impegno che la ditta si prende nei confronti del cliente e con il quale si vincola nel tempo bloccando il prezzo in modo chiaro.
Spesso le imprese tradizionali tendono a far rimandare al cliente molte scelte, soprattutto relative ad impianti e finiture, mentre la ditta che ci fornisce la casa in legno ha tutto l’interesse a definire ogni più piccolo aspetto del capitolato, proprio in virtù della politica dell’offerta impegnativa verso il cliente. Una volta firmato il contratto e fatta la campionatura, possiamo dormire sogni tranquilli e pensare al trasloco. E tutto questo in poco tempo. Infatti l’altro aspetto che differenzia in modo stridente le abitazioni prefabbricate da quelle tradizionali sono i ridottissimi tempi di realizzazione. E se va dato atto a molte imprese di essere serie e puntuali, comunque una costruzione in muratura viene eseguita in opera e necessita inevitabilmente di tempi di esecuzioni lunghi per sua natura. Il contratto dovrebbe vincolare l’impresa al rispetto di un programma lavori scadenzato e tuttavia non è improbabile lo slittamento dei lavori con la scusa di piogge, gelo o quant’altro, magari a coprire un secondo cantiere accettato all’ultimo momento o la sostituzione di una squadra di uomini con un’altra più a buon mercato proveniente dell’est Europa. E non è affatto un’eccezione un cantiere di due anni per una semplice villetta unifamiliare. Al contrario, i tempi di esecuzione sono un vincolo per chi ci fornirà la nostra abitazione in legno. Tempi che si abbasseranno ulteriormente se la nostra scelta cadrà su di un’abitazione a catalogo e di poco superiori se sarà necessario adattare alla tecnologia prefabbricata il progetto del nostro tecnico. In ogni caso sarà più il tempo che perderemo per presentare la documentazione tecnica presso il comune di pertinenza ed ottenere le relative approvazioni. Una volta eseguito il getto e verificata la platea di fondazione in cemento armato basteranno poche settimane per preparare l’intera struttura in stabilimento.
I montatori sono in grado di assemblare l’abitazione in un solo giorno, pareti interne, solai e tetto compresi. Un lavoro veloce e “pulito”, assai diverso da come siamo abituati ad immaginare in un cantiere. Al di là della comprensibile curiosità dei vicini di casa che saranno sorpresi nel vedere una casa apparire dal nulla in poche ore, a questo punto mancheranno solo le finiture. In soli tre mesi ditte come HAAS Fertigbau sono in grado di garantirci un “chiavi in mano”, un tempo brevissimo che ha un valore ancora più grande se ci troviamo a dover pagare mensilmente un affitto.

Thursday, December 4, 2008

ACQUISTO DEL TERRENO, ODISSEA O OPPORTUNITA'?

IL MERCATO IMMOBILIARE, NEGLI ULTIMI ANNI, HA AVUTO UN’ENORME SVILUPPO, STIMOLATO ECONOMICAMENTE DAL BASSO LIVELLO RAGGIUNTO DAI TASSI DI INTERESSE. LE BANCHE HANNO CONTESTUALMENTE INTRODOTTO MUTUI DALLE CARATTERISTICHE INTERESSANTI PER CHI HA DISPOSIZIONE POCA LIQUIDITÀ (GIOVANI, NUCLEI FAMILIARI NUMEROSI, CLASSI DI REDDITO MENO ABBIENTI), CON EROGAZIONE IMMEDIATA SINO AL 100%, SPESSO DA RESTITUIRSI ANCHE IN 30-40 ANNI.
L’ANDAMENTO ONDIVAGO DEI MERCATI AZIONARI ED OBBLIGAZIONARI HANNO POI DATO LA SPINTA DEFINITIVA AL SETTORE DELL’EDILIZIA DA PARTE DI CHI GUARDA AL MERCATO IMMOBILIARE SOPRATTUTTO IN UN’OTTICA DI PURO INVESTIMENTO. IL RISULTATO È CHE SI È COSTRUITO MOLTO E CHE I PREZZI SONO SALITI DI CONSEGUENZA SECONDO LA LOGICA DI UN MERCATO IN CUI PREVALE NETTAMENTE LA RICHIESTA.

Sappiamo bene però che le cose oggi non stanno proprio così. Chi deve pagare la rata del mutuo sa a sue spese che quel convenientissimo tasso variabile incide pesantemente sul bilancio familiare, mentre gli investitori del mattone vedono le quotazioni scendere costantemente e sono costretti a svendere ciò che hanno acquistato a prezzi molto alti sino a poco tempo fa.
Non solo. Conseguenza del frenetico sviluppo dell’attività edilizia è stato l’utilizzo indiscriminato di quasi tutte le aree edificabili disponibili, rendendo inevitabile oggetto di speculazione immobiliare i pochi lotti rimasti, i cui prezzi stanno andando alle stelle, fuori della portata dei più.
Ad oggi ci troviamo in un momento della nostra epoca in cui è necessario fare una seria riflessione sulla qualità degli edifici esistenti, anche recenti, troppo spesso mal costruiti ed altamente disperdenti, che necessitano di alti apporti termici (riscaldamento e condizionamento). L’andamento dei costi energetici e il crescente inquinamento ambientale impongono al settore dell’edilizia e a tutti i soggetti coinvolti (tecnici, imprese, ma anche ai committenti finali) di riflettere seriamente sulla scelta dei sistemi costruttivi da impiegare, che devono necessariamente privilegiare l’ecologia e il risparmio energetico.
case legno, case in legno, case di legno, case passive, case ecologicheCostruire con intelligenza costa poco di più ed è un vero e proprio investimento che ripaga nel tempo sia in termini economici, che ambientali.
Ma paradossalmente ci troviamo nell’impossibilità di sostenere un costo finale accettabile, proprio per l’incidenza eccessiva dell’acquisto del terreno. Sono spesso le imprese e le società immobiliari (attori principali della speculazione degli ultimi anni) a comprare grandi appezzamenti edificabili da urbanizzare e rivendere oramai senza nemmeno costruirvi, in quanto risulta maggiormente conveniente e rapida la vendita al privato di piccoli lotti rispetto alla realizzazione diretta di abitazioni.
Nonostante ciò, sono sempre più le persone che si avvicinano alla bioedilizia ed al settore delle case prefabbricate che desiderano realizzare la propria abitazione ad alto isolamento termico e con materiali sani ed efficienti come il legno. Spesso l’entusiasmo iniziale si spegne nella fase di ricerca del terreno, in quanto l’acquisto di un lotto anche di piccole dimensioni e la realizzazione di un abitazione di buona qualità risultano economicamente sfavorevoli rispetto al reperimento sul mercato immobiliare esistente di alloggi di pari metratura e caratteristiche, anche se ovviamente non confrontabili dal punto di vista qualitativo ed energetico.
Cosa possiamo fare dunque prima di rinunciare al nostro sogno?
Una prima possibilità è quella di ampliare il nostro raggio di ricerca. A volte basta spostarci di pochi chilometri dai centri abitati per trovare prezzi senz’altro più convenienti e trovarci in zone tranquille e poco trafficate, con una migliore qualità complessiva della vita. Sappiamo che le distanze vanno oramai misurate in minuti, più che in chilometri e spesso un trasferimento a maggiore distanza non comporta necessariamente un sacrificio per raggiungere il posto di lavoro o portare i figli a scuola.
Pochi sanno poi che ogni comune possiede una propria diversa opinione sulle case in legno e sulle soluzioni che comportano un risparmio energetico e utilizzano materiali naturali. Vi sono comuni che ne vietano espressamente l’utilizzo ed altri che incentivano la bioedilizia e i sistemi di prefabbricazione, con detrazioni volumetriche o forti sconti sugli oneri di urbanizzazione o altri incentivi economici.
Le Regioni Emilia-Romagna e Toscana da molti anni hanno prodotto leggi e regolamenti che stimolano la bioedilizia, mentre il Veneto, ad esempio, appare in ritardo, anche in tema di certificazione energetica degli edifici.
Può essere dunque utile dare un’occhiata ai siti internet istituzionali delle amministrazioni comunali delle zone che abbiamo individuato o andare a parlare direttamente con qualche dirigente degli uffici tecnici o , perché no, con sindaco ed assessori.
Infine valutate la possibilità di consorziarvi tra più persone. Il costo di un singolo lotto può essere in proporzione assai superiore a quello che spenderemmo per acquistare un’area di grandi dimensioni da suddividere tra più proprietari. Magari sarà necessario più tempo per presentare un progetto di lottizzazione e procedere all’urbanizzazione del terreno, ma i costi finali saranno sicuramente ragionevoli. Esistono forme di associazione poco costose come la cooperativa non a scopo di lucro, che possono darci la possibilità di acquistare il terreno avvalendoci di strutture collaudate che possono avvalersi di finanziamenti bancari a tassi molto agevolati o equiparabili ai mutui stessi. Questo ci permetterà di entrare nell’iniziativa senza dover vendere immediatamente il nostro alloggio e trovare una casa in affitto (mantenendo i requisiti di prima casa) e pagando solo gli interessi o una piccola quota di liquidità.
Concludendo, così come è possibile risparmiare scegliendo accuratamente un progetto intelligente, è possibile fare altrettanto avvalendosi di strumenti adeguati nella scelta del terreno, con un costo finale certamente ragionevole.

Monday, December 1, 2008

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