IL MERCATO IMMOBILIARE, NEGLI ULTIMI ANNI, HA AVUTO UN’ENORME SVILUPPO, STIMOLATO ECONOMICAMENTE DAL BASSO LIVELLO RAGGIUNTO DAI TASSI DI INTERESSE. LE BANCHE HANNO CONTESTUALMENTE INTRODOTTO MUTUI DALLE CARATTERISTICHE INTERESSANTI PER CHI HA DISPOSIZIONE POCA LIQUIDITÀ (GIOVANI, NUCLEI FAMILIARI NUMEROSI, CLASSI DI REDDITO MENO ABBIENTI), CON EROGAZIONE IMMEDIATA SINO AL 100%, SPESSO DA RESTITUIRSI ANCHE IN 30-40 ANNI.
L’ANDAMENTO ONDIVAGO DEI MERCATI AZIONARI ED OBBLIGAZIONARI HANNO POI DATO LA SPINTA DEFINITIVA AL SETTORE DELL’EDILIZIA DA PARTE DI CHI GUARDA AL MERCATO IMMOBILIARE SOPRATTUTTO IN UN’OTTICA DI PURO INVESTIMENTO. IL RISULTATO È CHE SI È COSTRUITO MOLTO E CHE I PREZZI SONO SALITI DI CONSEGUENZA SECONDO LA LOGICA DI UN MERCATO IN CUI PREVALE NETTAMENTE LA RICHIESTA.
Sappiamo bene però che le cose oggi non stanno proprio così. Chi deve pagare la rata del mutuo sa a sue spese che quel convenientissimo tasso variabile incide pesantemente sul bilancio familiare, mentre gli investitori del mattone vedono le quotazioni scendere costantemente e sono costretti a svendere ciò che hanno acquistato a prezzi molto alti sino a poco tempo fa.
Non solo. Conseguenza del frenetico sviluppo dell’attività edilizia è stato l’utilizzo indiscriminato di quasi tutte le aree edificabili disponibili, rendendo inevitabile oggetto di speculazione immobiliare i pochi lotti rimasti, i cui prezzi stanno andando alle stelle, fuori della portata dei più.
Ad oggi ci troviamo in un momento della nostra epoca in cui è necessario fare una seria riflessione sulla qualità degli edifici esistenti, anche recenti, troppo spesso mal costruiti ed altamente disperdenti, che necessitano di alti apporti termici (riscaldamento e condizionamento). L’andamento dei costi energetici e il crescente inquinamento ambientale impongono al settore dell’edilizia e a tutti i soggetti coinvolti (tecnici, imprese, ma anche ai committenti finali) di riflettere seriamente sulla scelta dei sistemi costruttivi da impiegare, che devono necessariamente privilegiare l’ecologia e il risparmio energetico.
Costruire con intelligenza costa poco di più ed è un vero e proprio investimento che ripaga nel tempo sia in termini economici, che ambientali.
Ma paradossalmente ci troviamo nell’impossibilità di sostenere un costo finale accettabile, proprio per l’incidenza eccessiva dell’acquisto del terreno. Sono spesso le imprese e le società immobiliari (attori principali della speculazione degli ultimi anni) a comprare grandi appezzamenti edificabili da urbanizzare e rivendere oramai senza nemmeno costruirvi, in quanto risulta maggiormente conveniente e rapida la vendita al privato di piccoli lotti rispetto alla realizzazione diretta di abitazioni.
Nonostante ciò, sono sempre più le persone che si avvicinano alla bioedilizia ed al settore delle case prefabbricate che desiderano realizzare la propria abitazione ad alto isolamento termico e con materiali sani ed efficienti come il legno. Spesso l’entusiasmo iniziale si spegne nella fase di ricerca del terreno, in quanto l’acquisto di un lotto anche di piccole dimensioni e la realizzazione di un abitazione di buona qualità risultano economicamente sfavorevoli rispetto al reperimento sul mercato immobiliare esistente di alloggi di pari metratura e caratteristiche, anche se ovviamente non confrontabili dal punto di vista qualitativo ed energetico.
Cosa possiamo fare dunque prima di rinunciare al nostro sogno?
Una prima possibilità è quella di ampliare il nostro raggio di ricerca. A volte basta spostarci di pochi chilometri dai centri abitati per trovare prezzi senz’altro più convenienti e trovarci in zone tranquille e poco trafficate, con una migliore qualità complessiva della vita. Sappiamo che le distanze vanno oramai misurate in minuti, più che in chilometri e spesso un trasferimento a maggiore distanza non comporta necessariamente un sacrificio per raggiungere il posto di lavoro o portare i figli a scuola.
Pochi sanno poi che ogni comune possiede una propria diversa opinione sulle case in legno e sulle soluzioni che comportano un risparmio energetico e utilizzano materiali naturali. Vi sono comuni che ne vietano espressamente l’utilizzo ed altri che incentivano la bioedilizia e i sistemi di prefabbricazione, con detrazioni volumetriche o forti sconti sugli oneri di urbanizzazione o altri incentivi economici.
Le Regioni Emilia-Romagna e Toscana da molti anni hanno prodotto leggi e regolamenti che stimolano la bioedilizia, mentre il Veneto, ad esempio, appare in ritardo, anche in tema di certificazione energetica degli edifici.
Può essere dunque utile dare un’occhiata ai siti internet istituzionali delle amministrazioni comunali delle zone che abbiamo individuato o andare a parlare direttamente con qualche dirigente degli uffici tecnici o , perché no, con sindaco ed assessori.
Infine valutate la possibilità di consorziarvi tra più persone. Il costo di un singolo lotto può essere in proporzione assai superiore a quello che spenderemmo per acquistare un’area di grandi dimensioni da suddividere tra più proprietari. Magari sarà necessario più tempo per presentare un progetto di lottizzazione e procedere all’urbanizzazione del terreno, ma i costi finali saranno sicuramente ragionevoli. Esistono forme di associazione poco costose come la cooperativa non a scopo di lucro, che possono darci la possibilità di acquistare il terreno avvalendoci di strutture collaudate che possono avvalersi di finanziamenti bancari a tassi molto agevolati o equiparabili ai mutui stessi. Questo ci permetterà di entrare nell’iniziativa senza dover vendere immediatamente il nostro alloggio e trovare una casa in affitto (mantenendo i requisiti di prima casa) e pagando solo gli interessi o una piccola quota di liquidità.
Concludendo, così come è possibile risparmiare scegliendo accuratamente un progetto intelligente, è possibile fare altrettanto avvalendosi di strumenti adeguati nella scelta del terreno, con un costo finale certamente ragionevole.
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