DOPO TANTO SCRIVERE, PERMETTETEMI UN PICCOLO POST AUTOREFERENZIALE.
FORSE POCO AGGIUNGERA’ ALLA CONOSCENZA DELLE CASE IN LEGNO, MA MOLTI ASPETTI SONO CAMBIATI DALLA PUBBLICAZIONE DEI PRIMI ARTICOLI E QUESTA MI SEMBRA L’OCCASIONE GIUSTA PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE.
Era il primo settembre 2008. In fondo sono passati solo pochi mesi da quando decisi di aprire questo blog, quasi per svago. Molti clienti mi chiedevano informazioni, confidandomi le loro insicurezze e i loro dubbi all’idea di spendere tanti soldi per un tipo di costruzione così distante dalle nostre abitazioni di tutti i giorni. Paure, ma anche tante idee sbagliate, luoghi comuni, conoscenza superficiale del settore.
I primi articoli, scritti di getto, cercavano soprattutto di fare chiarezza, dissimulare i diffusi pregiudizi, dare risposta collettiva alle principali domande che mi sentivo porre.
Sono passato ben presto ai consigli tecnici, dall’ottimizzazione del progetto in funzione del risparmio energetico ai temi ecologici, dai suggerimenti per risparmiare sull’acquisto alla scelta della ditta costruttrice.
Oggi il materiale che potete reperire all’interno di questo blog è oggettivamente parecchio, spero qualitativamente interessante, ma certamente poco organizzato sotto l’aspetto della leggibilità.
Difficilmente si prosegue con la lettura oltre gli ultimi post pubblicati, nonostante qualche vecchio articolo venga di tanto in tanto da me riportato alla luce in home page.
A breve cercherò pertanto di creare un indice intuitivo per argomenti che possa facilitare la lettura in base all’interesse del lettore, così come mi riprometto di migliorare la grafica complessiva del sito, pur con tutti i limiti insiti nella piattaforma Blogger.
Oltre a ciò, per chi fosse interessato, troverete in edicola miei articoli sulle case prefabbricate in legno dal numero di marzo de “LA MIA ENERGIA”, nuova rivista tematica sul risparmio energetico rivolta soprattutto all’utilizzatore finale, con consigli pratici ed intuitivi, in un linguaggio accessibile a chiunque.
Prosegue fruttuosamente la mia collaborazione con il portale “CASAPASSIVA.COM”, dove potrete ampliare la lettura approfondendo temi di bioedilizia, energie rinnovabili, conoscere le molte realizzazioni di case passive o farvi un quadro complessivo sulle aziende di case in legno sul mercato.
Un ultimo accenno infine alla mia attività professionale.
L’inaspettato successo del blog sta rendendomi problematico il dedicare un tempo adeguato alle molte richieste che mi vengono quotidianamente formulate. Pur cercando di rispondere sempre a tutte le mail che ricevo, mi trovo costretto a limitare il servizio di consulenza gratuita al minimo indispensabile. Di questo mi dispiaccio, ma, pur apprezzando l’attenzione che viene dedicata al sito e i molti complimenti sinceri che ricevo ogni giorno, non mi è possibile, mio malgrado, destinare molte ore della mia lunga giornata lavorativa all’attività di mailing. Spero pertanto che possiate comprendere (e giustificare) l’estrema “sintesi” delle mie ultime risposte.
Lo stesso dicasi per i preventivi. Per la quasi totalità di essi non ho ricevuto alcuna replica, pur trattandosi di un’attività faticosa, che richiede molto tempo ed energia. Mi trovo costretto pertanto a limitare questo genere di servizio solo a fronte di richieste concrete e in zone a me limitrofe. In tutti gli altri casi non mancherò comunque di girare la segnalazione all’agente di zona.
Come progettista, al contrario, sarò ben felice di affiancarvi nell’ideazione della vostra abitazione, supportandovi con la mia conoscenza di bioarchitetto nel settore delle case ecologiche a risparmio energetico, con entusiasmo e dedizione, impegno ed esperienza.
Spero sia evidente che questo blog non vuole avere uno scopo pubblicitario, nè per me, né per HAAS FERTIGBAU, ma resta una guida tematica per punti, generalmente valida ed applicabile anche con altri tecnici ed altre ditte del settore.
Segnalo tuttavia che, se vi interessasse affidarvi al sottoscritto per realizzare la vostra casa in legno prefabbricata, potrete contare su di un’interessante scontistica per quanto riguarda i costi relativi alla progettazione, riservata da oggi a chi sceglierà di costruire con HAAS FERTIGBAU.
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Saturday, February 21, 2009
Thursday, February 19, 2009
INFORMARSI SULLE CASE IN LEGNO PREFABBRICATE
RISPETTO AD UN PAIO DI ANNI FA LA CONOSCENZA DEL SETTORE DELLE CASE IN LEGNO E’ NOTEVOLMENTE INCREMENTATA, TUTTAVIA RESTA DA VALUTARE LA QUALITA’ E IL LIVELLO DI APPROFONDIMENTO DELLE FONTI.
Chi vuole saperne di più sulle abitazioni prefabbricate ha apparentemente l’imbarazzo della scelta.
Internet, le riviste tematiche che sempre più spesso danno risalto alle case in legno a risparmio energetico. E, soprattutto, le fiere di settore, in cui gli stand delle principali aziende sono sempre più presenti con installazioni di crescenti dimensioni, a riprova della crescita dell’indotto.
Tuttavia se valutiamo il tipo di informazione che ci viene fornito la sensazione è che sia piuttosto difficile ricavare un quadro completo, con un confronto approfondito tra le diverse proposte, costringendo il cliente italiano a scegliere “a pelle” tra i diversi marchi, senza un criterio di giudizio oggettivo e condivisibile. Spesso i prezzi si equivalgono, pur sottolineando che ogni azienda presenta caratteristiche diverse che possono essere più o meno adatte alle nostre necessità.
I siti internet sono soprattutto dei cataloghi online, mentre gli articoli sulle riviste spesso appaiono troppo “promozionali” per essere davvero credibili.
Molto meglio i forum tematici sulla bioedilizia in cui troverete entusiasmo e preparazione a supporto delle vostre richieste.
Restano le fiere, pur con tutti i distinguo del caso, che vanno approcciate cercando di non disperdere eccessivamente le energie nel mare degli stimoli visivi. Il consiglio è quello di cercare gli stand che più ci interessano, magari informandoci preventivamente sull’elenco degli espositori, richiedendo un colloquio con il personale e cercando di confrontare risposte, prezzi, caratteristiche.
Può essere una buona idea portare con se un progetto di massima ed annotare le risposte o, meglio ancora, farsi redarre un preventivo. Se possibile, meglio evitare sabato e domenica.
L’ideale resta tuttavia la visita diretta di qualche casa in costruzione. Trovare cantieri di case prefabbricate in zona è senz’altro difficile, ma facendo richiesta alle ditte non è improbabile essere avvertiti per tempo dei vari montaggi.
Per chi ha voglia e tempo c’è sempre la possibilità di andare direttamente “alla fonte” in Austria o Germania per visitare fabbriche, centri espositivi e le numerose case campione che si trovano facilmente in questi paesi, in cui la realtà costruttiva delle case in legno presenta pari dignità rispetto alle altre tecniche edilizie ed è ampiamente diffusa sul territorio.
Un accenno, permettetemelo, al servizio che nel mio piccolo sto cercando di fare con il mio blog.
La scelta di sfruttare la piattaforma blogger, comoda agli inizi, oggi si sta rivelando un po’ limitante per l’organizzazione grafica del sito, ma, come si dice, contano i contenuti. Il materiale pubblicato è molto e, tempo permettendo, conto a breve di curare una riorganizzazione degli articoli in aree tematiche e la possibilità di scaricarli comodamente in pdf.
Nel frattempo consiglio comunque di avventurarvi anche oltre la prima pagina, andando a recuperare i post più vecchi, comunque attuali e necessari a formare un quadro di insieme sul settore delle case prefabbricate di legno.
Chi vuole saperne di più sulle abitazioni prefabbricate ha apparentemente l’imbarazzo della scelta.
Internet, le riviste tematiche che sempre più spesso danno risalto alle case in legno a risparmio energetico. E, soprattutto, le fiere di settore, in cui gli stand delle principali aziende sono sempre più presenti con installazioni di crescenti dimensioni, a riprova della crescita dell’indotto.
Tuttavia se valutiamo il tipo di informazione che ci viene fornito la sensazione è che sia piuttosto difficile ricavare un quadro completo, con un confronto approfondito tra le diverse proposte, costringendo il cliente italiano a scegliere “a pelle” tra i diversi marchi, senza un criterio di giudizio oggettivo e condivisibile. Spesso i prezzi si equivalgono, pur sottolineando che ogni azienda presenta caratteristiche diverse che possono essere più o meno adatte alle nostre necessità.
I siti internet sono soprattutto dei cataloghi online, mentre gli articoli sulle riviste spesso appaiono troppo “promozionali” per essere davvero credibili.
Molto meglio i forum tematici sulla bioedilizia in cui troverete entusiasmo e preparazione a supporto delle vostre richieste.
Restano le fiere, pur con tutti i distinguo del caso, che vanno approcciate cercando di non disperdere eccessivamente le energie nel mare degli stimoli visivi. Il consiglio è quello di cercare gli stand che più ci interessano, magari informandoci preventivamente sull’elenco degli espositori, richiedendo un colloquio con il personale e cercando di confrontare risposte, prezzi, caratteristiche.
Può essere una buona idea portare con se un progetto di massima ed annotare le risposte o, meglio ancora, farsi redarre un preventivo. Se possibile, meglio evitare sabato e domenica.
L’ideale resta tuttavia la visita diretta di qualche casa in costruzione. Trovare cantieri di case prefabbricate in zona è senz’altro difficile, ma facendo richiesta alle ditte non è improbabile essere avvertiti per tempo dei vari montaggi.
Per chi ha voglia e tempo c’è sempre la possibilità di andare direttamente “alla fonte” in Austria o Germania per visitare fabbriche, centri espositivi e le numerose case campione che si trovano facilmente in questi paesi, in cui la realtà costruttiva delle case in legno presenta pari dignità rispetto alle altre tecniche edilizie ed è ampiamente diffusa sul territorio.
Un accenno, permettetemelo, al servizio che nel mio piccolo sto cercando di fare con il mio blog.
La scelta di sfruttare la piattaforma blogger, comoda agli inizi, oggi si sta rivelando un po’ limitante per l’organizzazione grafica del sito, ma, come si dice, contano i contenuti. Il materiale pubblicato è molto e, tempo permettendo, conto a breve di curare una riorganizzazione degli articoli in aree tematiche e la possibilità di scaricarli comodamente in pdf.
Nel frattempo consiglio comunque di avventurarvi anche oltre la prima pagina, andando a recuperare i post più vecchi, comunque attuali e necessari a formare un quadro di insieme sul settore delle case prefabbricate di legno.
Wednesday, February 18, 2009
LE CASE IN LEGNO E I TRE PORCELLINI
RICEVO SEMPRE PIU' MAIL DA PARTE DI PERSONE CHE SI DICONO SINCERAMENTE INTERESSATE ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, MA CONSIDERANO L'ABITAZIONE REALIZZATA IN LATERIZIO SUPERIORE, PIU' DURATURA E DI VALORE.
A volte penso che la favola dei tre porcellini abbia molte responsabilità nei confronti dello scetticismo che ancora accompagna le case in legno, anche se il lupo cattivo non esiste più.
La famigerata casa in legno del secondo porcellino volò via come un fuscello al solo soffio del lupo e ai due fratellini non restò che rifugiarsi nella solida casetta in mattoni del terzo porcellino (che sia per quello che il mattone è considerato un “bene rifugio”?).
Nell’immaginario collettivo il legno è un materiale relegato ad alcune precise funzione legate alle finiture (pavimenti, porte, finestre) e a specifiche funzioni costruttive (tetti e solai), mentre le strutture verticali sono identificate con il laterizio, la pietra, il cemento. Materiali lapidei che emanano un senso di solidità e resistenza agli eventi esterni.
Dal canto suo la capanna dello Zio Tom possiede alte prestazioni energetiche, tempi di costruzione irrisori, sicurezza, qualità ecologiche, confort, prezzo certo. E’ virtualmente indistinguibile dalle altre abitazioni, totalmente personalizzabile e adattabile ai regolamenti edilizi. A questo proposito la paura che non vengano accettate dai piani regolatori comunali è un falso problema, poiché i vincoli sono al limite di carattere estetico.
Un altro problema è ovviamente il fuoco. Non vengo certo a raccontare che il legno non si incendia, ma servono temperature molto alte, intorno ai 300° C, mentre l’acciaio di cui è costituita l’armatura del cemento armato delle nostre abitazioni tradizionali, si accontenta di 200°C per dilatarsi e perdere le sue caratteristiche strutturali. In pratica il rischio di crollo è di gran lunga più alto in quest’ultimo caso, mentre un edificio a struttura lignea lascia tutto il tempo ai propri occupanti di allontanarsi in sicurezza e ai pompieri di effettuare lo spegnimento.
A questo proposito basterebbe dire che i certificati antincendio vengono concessi dai Vigili del fuoco senza alcuna difficoltà e che gli istituti assicurativi non richiedono polizze maggiorate per assicurare le case prefabbricate in legno. Riuscirà lo chalet del nonno di Heidi a superare la prova del terremoto? Anche in questo caso la normativa antisismica è pienamente rispettata grazie alle caratteristiche di elasticità tipiche del legno e alla realizzazione su platea in cemento armato che fa galleggiare sul terreno l’abitazione senza danni di alcun tipo.
La casa dei porcellini può però essere attaccabile dall’umidità e da parassiti. Ovviamente il legno è un materiale naturale e biodegradabile, pertanto va preservato del deperimento dovuto all’azione di funghi, muffe, tarli, parassiti. Pertanto vanno correttamente scelte le essenze da impiegare, privilegiando le conifere, più resistenti grazie all’azione di protezione naturale delle resine e selezionando materiale correttamente stagionato. Il legname viene poi trattato con impregnanti in autoclave e prodotti protettivi.
La durata delle case in legno a telaio con intonaco esterno è del tutto analoga a quella delle abitazioni in laterizio o similari e certamente superiore a quelle che fanno largo uso di calcestruzzo, materiale che sta si dimostrando estremamente attaccabile da agenti esterni (chi ha avuto modo di visitare alcune abitazioni degli anni ’30 dei maestri dell’architettura moderna come la “Ville Savoye” di Le Corbuisier sa di cosa parlo).
A volte penso che la favola dei tre porcellini abbia molte responsabilità nei confronti dello scetticismo che ancora accompagna le case in legno, anche se il lupo cattivo non esiste più.
La famigerata casa in legno del secondo porcellino volò via come un fuscello al solo soffio del lupo e ai due fratellini non restò che rifugiarsi nella solida casetta in mattoni del terzo porcellino (che sia per quello che il mattone è considerato un “bene rifugio”?).
Nell’immaginario collettivo il legno è un materiale relegato ad alcune precise funzione legate alle finiture (pavimenti, porte, finestre) e a specifiche funzioni costruttive (tetti e solai), mentre le strutture verticali sono identificate con il laterizio, la pietra, il cemento. Materiali lapidei che emanano un senso di solidità e resistenza agli eventi esterni.
Dal canto suo la capanna dello Zio Tom possiede alte prestazioni energetiche, tempi di costruzione irrisori, sicurezza, qualità ecologiche, confort, prezzo certo. E’ virtualmente indistinguibile dalle altre abitazioni, totalmente personalizzabile e adattabile ai regolamenti edilizi. A questo proposito la paura che non vengano accettate dai piani regolatori comunali è un falso problema, poiché i vincoli sono al limite di carattere estetico.
Un altro problema è ovviamente il fuoco. Non vengo certo a raccontare che il legno non si incendia, ma servono temperature molto alte, intorno ai 300° C, mentre l’acciaio di cui è costituita l’armatura del cemento armato delle nostre abitazioni tradizionali, si accontenta di 200°C per dilatarsi e perdere le sue caratteristiche strutturali. In pratica il rischio di crollo è di gran lunga più alto in quest’ultimo caso, mentre un edificio a struttura lignea lascia tutto il tempo ai propri occupanti di allontanarsi in sicurezza e ai pompieri di effettuare lo spegnimento.
A questo proposito basterebbe dire che i certificati antincendio vengono concessi dai Vigili del fuoco senza alcuna difficoltà e che gli istituti assicurativi non richiedono polizze maggiorate per assicurare le case prefabbricate in legno. Riuscirà lo chalet del nonno di Heidi a superare la prova del terremoto? Anche in questo caso la normativa antisismica è pienamente rispettata grazie alle caratteristiche di elasticità tipiche del legno e alla realizzazione su platea in cemento armato che fa galleggiare sul terreno l’abitazione senza danni di alcun tipo.
La casa dei porcellini può però essere attaccabile dall’umidità e da parassiti. Ovviamente il legno è un materiale naturale e biodegradabile, pertanto va preservato del deperimento dovuto all’azione di funghi, muffe, tarli, parassiti. Pertanto vanno correttamente scelte le essenze da impiegare, privilegiando le conifere, più resistenti grazie all’azione di protezione naturale delle resine e selezionando materiale correttamente stagionato. Il legname viene poi trattato con impregnanti in autoclave e prodotti protettivi.
La durata delle case in legno a telaio con intonaco esterno è del tutto analoga a quella delle abitazioni in laterizio o similari e certamente superiore a quelle che fanno largo uso di calcestruzzo, materiale che sta si dimostrando estremamente attaccabile da agenti esterni (chi ha avuto modo di visitare alcune abitazioni degli anni ’30 dei maestri dell’architettura moderna come la “Ville Savoye” di Le Corbuisier sa di cosa parlo).
Al contrario le case in legno non necessitano di manutenzioni di alcun tipo, ancor più se le doteremo di serramenti in legno con protezione esterna in alluminio e non a caso i costruttori forniscono delle garanzie di 30 anni, il triplo delle abitazioni tradizionali in muratura.
Gli stessi problemi di condensa sono risolti nelle case prefabbricate a priori grazie all’elevata traspirabilità delle pareti, che permettono la permeabilità al vapore e la conseguente evacuazione all’esterno.
Il legno è un materiale vivo come noi in grado di ridurre l’inquinamento in modo sostenibile, come risorsa continuamente rinnovabile grazie ad una continua e corretta riforestazione, contribuendo con il suo impiego controllato alla tutela delle foreste e degli ecosistemi di prelievo.
Abbiamo mai visto una cava di cemento “sostenibile”?
Lo stesso processo di produzione del materiale da costruzione finito impiega pochissima energia per la lavorazione, il trasporto e il montaggio ed è pertanto estremamente ecologico rispetto alla produzione di una pari quantità di componenti strutturali legati al ciclo industriale del cemento o dell’acciaio
Infine, essendo un materiale per sua natura isolante (pensiamo al cucchiaio di legno da cucina che non scotta), fa risparmiare tantissima energia e guadagnare volume edificabile rispetto al laterizio.
La struttura a telaio di legno con isolante interno e cappotto esterno permette di ottenere prestazioni energetiche e livelli di isolamento inimmaginabili con i sistemi tradizionali, ottenibili solo con spessori di parete esageratamente alti.
Chissà se il lupo soffierebbe ancora sulla casa in legno o non ci andrebbe ad abitare.
Gli stessi problemi di condensa sono risolti nelle case prefabbricate a priori grazie all’elevata traspirabilità delle pareti, che permettono la permeabilità al vapore e la conseguente evacuazione all’esterno.
Il legno è un materiale vivo come noi in grado di ridurre l’inquinamento in modo sostenibile, come risorsa continuamente rinnovabile grazie ad una continua e corretta riforestazione, contribuendo con il suo impiego controllato alla tutela delle foreste e degli ecosistemi di prelievo.
Abbiamo mai visto una cava di cemento “sostenibile”?
Lo stesso processo di produzione del materiale da costruzione finito impiega pochissima energia per la lavorazione, il trasporto e il montaggio ed è pertanto estremamente ecologico rispetto alla produzione di una pari quantità di componenti strutturali legati al ciclo industriale del cemento o dell’acciaio
Infine, essendo un materiale per sua natura isolante (pensiamo al cucchiaio di legno da cucina che non scotta), fa risparmiare tantissima energia e guadagnare volume edificabile rispetto al laterizio.
La struttura a telaio di legno con isolante interno e cappotto esterno permette di ottenere prestazioni energetiche e livelli di isolamento inimmaginabili con i sistemi tradizionali, ottenibili solo con spessori di parete esageratamente alti.
Chissà se il lupo soffierebbe ancora sulla casa in legno o non ci andrebbe ad abitare.
Friday, February 13, 2009
CASE PREFABBRICATE "MOBILI"?
UNO DEI MOTIVI CHE MI HA SPINTO AD APRIRE UN BLOG TEMATICO SULLE CASE PREFABBRICATE E' STATA LA NECESSITA' DI APPROFONDIRE ARGOMENTI PER LORO NATURA TECNICI, ADOTTANDO UN LINGUAGGIO ACCESSIBILE AI NON ADDETTI AI LAVORI.
Il cliente finale delle case prefabbricate, che quasi sempre si identifica con la famiglia, è il tipico target a cui si rivolgono i produttori di abitazioni ecologiche, assai più che i professionisti o i costruttori, che spesso guardano con malcelato sospetto alle case in legno.
Questa scelta di indirizzo caratterizza fortemente le scelte informative, basate sull’impiego prettamente promozionale di immagini e sull’impiego di sensazioni più che su di approfondimenti tematici. Anche il cliente informato, (frequentatore di fiere e navigatore di siti internet) fatica a trovare notizie approfondite in grado di formare un corretto quadro di insieme in grado di supportarlo nei giudizi e guidarlo nella scelta.
Ecco perché qualsiasi domanda mi venga rivolta, anche quella apparentemente più banale, è una preziosa occasione da cogliere, soprattutto se mi giunge a più voci.
“Le case prefabbricate possono essere realizzate su un terreno non edificabile”? “Ho un terreno agricolo; posso costruire una casa in legno, magari su ruote”? “Posso smontarla e rimontarla successivamente”? “E’ necessario chiedere un permesso o posso realizzarla direttamente”? “Devo presentare un progetto e richiedere una concessione”?
Qualcuno potrebbe sorridere, ma si tratta di domande che mi vengono poste sempre più spesso e pertanto meritano una risposta seria ed approfondita. Premesso che le cosiddette “case mobili” esistono, così come vengono certamente realizzate abitazioni-container da impiegare temporaneamente per emergenze e calamità, a fini militari od umanitari, le case a cui si fa qui riferimento sono CASE, a tutti gli effetti.
Ad esse si richiedono innanzitutto le medesime caratteristiche delle abitazioni tradizionali (durata, stabilità, solidità, abitabilità). Queste abitazioni si caratterizzano, ancor più delle case tradizionali, per isolamento termico, efficienza energetica, basse emissioni, ciclo ecologico, benessere e confort.
L’utilizzo del legno come materiale strutturale per le partizioni orizzontali (solai e tetti) è tradizionalmente radicato nella cultura costruttiva italiana e l’elemento davvero innovativo che distingue le case in legno risiede nella parete esterna e nella scelta della prefabbricazione come metodologia realizzativa in luogo della costruzione in opera nel cantiere.
Si tratta però di case equiparabili a quelle in laterocemento, da esse virtualmente indistinguibili.
Sono pertanto soggette alla medesima regolamentazione e devono recepire le norme contenute nei regolamenti edilizi nel rispetto dei piani regolatori comunali. Le case prefabbricate necessitano pertanto di un progetto architettonico, da presentare presso i competenti uffici tecnici, che dovrà essere eventualmente approvato da una commissione edilizia e corredato della documentazione e dei certificati previsti dalle norme in vigore in materia di costruzioni.
Il cliente finale delle case prefabbricate, che quasi sempre si identifica con la famiglia, è il tipico target a cui si rivolgono i produttori di abitazioni ecologiche, assai più che i professionisti o i costruttori, che spesso guardano con malcelato sospetto alle case in legno.
Questa scelta di indirizzo caratterizza fortemente le scelte informative, basate sull’impiego prettamente promozionale di immagini e sull’impiego di sensazioni più che su di approfondimenti tematici. Anche il cliente informato, (frequentatore di fiere e navigatore di siti internet) fatica a trovare notizie approfondite in grado di formare un corretto quadro di insieme in grado di supportarlo nei giudizi e guidarlo nella scelta.
Ecco perché qualsiasi domanda mi venga rivolta, anche quella apparentemente più banale, è una preziosa occasione da cogliere, soprattutto se mi giunge a più voci.
“Le case prefabbricate possono essere realizzate su un terreno non edificabile”? “Ho un terreno agricolo; posso costruire una casa in legno, magari su ruote”? “Posso smontarla e rimontarla successivamente”? “E’ necessario chiedere un permesso o posso realizzarla direttamente”? “Devo presentare un progetto e richiedere una concessione”?
Qualcuno potrebbe sorridere, ma si tratta di domande che mi vengono poste sempre più spesso e pertanto meritano una risposta seria ed approfondita. Premesso che le cosiddette “case mobili” esistono, così come vengono certamente realizzate abitazioni-container da impiegare temporaneamente per emergenze e calamità, a fini militari od umanitari, le case a cui si fa qui riferimento sono CASE, a tutti gli effetti.
Ad esse si richiedono innanzitutto le medesime caratteristiche delle abitazioni tradizionali (durata, stabilità, solidità, abitabilità). Queste abitazioni si caratterizzano, ancor più delle case tradizionali, per isolamento termico, efficienza energetica, basse emissioni, ciclo ecologico, benessere e confort.
L’utilizzo del legno come materiale strutturale per le partizioni orizzontali (solai e tetti) è tradizionalmente radicato nella cultura costruttiva italiana e l’elemento davvero innovativo che distingue le case in legno risiede nella parete esterna e nella scelta della prefabbricazione come metodologia realizzativa in luogo della costruzione in opera nel cantiere.
Si tratta però di case equiparabili a quelle in laterocemento, da esse virtualmente indistinguibili.
Sono pertanto soggette alla medesima regolamentazione e devono recepire le norme contenute nei regolamenti edilizi nel rispetto dei piani regolatori comunali. Le case prefabbricate necessitano pertanto di un progetto architettonico, da presentare presso i competenti uffici tecnici, che dovrà essere eventualmente approvato da una commissione edilizia e corredato della documentazione e dei certificati previsti dalle norme in vigore in materia di costruzioni.
Ovviamente non potremmo realizzare una casa prefabbricata su un terreno agricolo o non edificabile (a meno di non commettere deliberatamente un abuso edilizio) e tanto meno sarà possibile smontare una casa in legno per rimontarla successivamente o ancora trasportarla su ruote.
Le case prefabbricate non nascono per risolvere il nostro problema abitativo aggirando i regolamenti edilizi.
Le case prefabbricate non nascono per risolvere il nostro problema abitativo aggirando i regolamenti edilizi.
Se il terreno di nostra proprietà non è edificabile, una casa in legno non potrà rappresentare in alcun caso una scorciatoia. Questo ennesimo luogo comune porta a ritenere che queste abitazioni poco si discostino dalle casette che troviamo nei centri “fai-da-te” o nei garden, generando peraltro delle aspettative economiche irrealistiche. Il costo delle case prefabbricate in legno è estremamente ragionevole nell’ottica dei tempi certi di realizzazione e di un investimento economico altamente redditizio grazie all’alta efficienza energetica e alle bassissime dispersioni termiche.
Sono dunque ben altri i requisiti da richiedere ad una casa prefabbricata in legno e le caratteristiche che devono indurci ad avvicinarci a questo settore.
Per il resto possiamo sempre acquistare un camper.
Sono dunque ben altri i requisiti da richiedere ad una casa prefabbricata in legno e le caratteristiche che devono indurci ad avvicinarci a questo settore.
Per il resto possiamo sempre acquistare un camper.
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