SE CI RIFERIAMO A SEMPLICI EDIFICI IN TRONCHI O ASSI DI LEGNO SI TRATTA QUASI SEMPRE DI FABBRICATI DI PICCOLE DIMENSIONI, MA LE CASE PREFABBRICATE A BASSO CONSUMO VERE E PROPRIE HANNO CARATTERISTICHE ASSAI DIVERSE E NON SEMPRE LE AZIENDE DI CASE IN LEGNO ACCETTANO DI REALIZZARE PROGETTI AL DI SOTTO DI UNA CERTA METRATURA.
Il motivo è l’incidenza dei costi fissi sul prezzo finale, che rendono poco conveniente al cliente (ma anche alla stessa ditta di case prefabbricate) la costruzione ed il montaggio di case in legno di superficie coperta inferiore a 50-60 mq.
Un edificio simile difficilmente potrà costituire l’abitazione principale vera e propria, ma è più probabile che simili richieste comportino la volontà di realizzare semplici ampliamenti o sopraelevazioni di edifici esistenti, annessi separati (quali garages, capanni o laboratori), alloggi temporanei o per il fine settimana, bungalow per campeggi. In quest’ultimo caso la produzione in serie di più abitazioni rende economicamente favorevole il costo finale, con il vantaggio di poter montare abitazioni molto valide sotto il profilo della protezione passiva dal caldo e dal freddo (solitamente vengono utilizzate durante la stagione estiva, ma non sono da escludere applicazioni differenti come piccoli residence in montagna).
Per la costruzioni di annessi ed accessori, difficilmente è richiesta una sofisticata regolazione microclimatica, per cui avrà maggior senso rivolgersi ad altri sistemi costruttivi, meno performanti delle case prefabbricate, ma più economici.
Ove sia prevista una destinazione abitativa o con una presenza continuativa di persone (come piccoli uffici), l’interesse nei confronti delle case prefabbricate in legno si scontra inevitabilmente con il prezzo non sempre allettante di queste piccole strutture, paragonate alle soluzioni tradizionali.
Nel caso delle sopraelevazioni, le case in legno presentano indubbiamente il beneficio del minor peso gravante sui muri sottostanti e sulle fondazioni. L’ottimo isolamento termico della copertura è un grande vantaggio qualora la nuova struttura vada a sostituire una vecchia copertura poco coibentata, che avrebbe richiesto comunque dei costosi lavori di ristrutturazione. In questo caso, sempre che si riesca a reperire un’azienda di case prefabbricate disposta a costruire un piccolo edificio, si potrebbe trattare di una scelta quasi necessaria e conveniente.
In molti casi purtroppo il cliente che si rivolge al settore delle case prefabbricate spera di aggirare i vincoli urbanistici con l’installazione di una piccola struttura in legno. Va ribadito che le case in legno sono edifici a tutti gli effetti e non possono in alcun modo infrangere le regole. Se il terreno non è edificabile, le case in legno rappresentano un abuso edilizio al pari di quelle in laterocemento.
Le case mobili costituiscono poi una zona franca che personalmente non mi appassiona affatto. In ogni caso la tendenza è di classificare sempre più questi pseudo-edifici come strutture fisse cubabili a tutti gli effetti (e personalmente concordo in pieno).
Il nostro paese sconta, dal dopoguerra ad oggi, una gestione tecnico-politica del territorio assolutamente insensata, che ha prodotto danni difficilmente rimediabili in futuro. Una tutela del paesaggio urbano responsabile deve escludere la tolleranza verso la microedificazione diffusa, in particolare di quelle zone fragili del territorio come quelle agricole e collinari (il luogo di destinazione per eccellenza delle case mobili).
Per concludere, è dunque piuttosto evidente che le case prefabbricate in legno non sono sempre la soluzione più adatta per tutte le esigenze costruttive, in particolare per la realizzazione dei piccoli edifici.
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