Non mancano numerosi esempi di parete esterna “mista” in cui convivono strati massicci con telaio, soluzioni interessanti e moderne, a mio parere il futuro delle case prefabbricate.
Qual è dunque il sistema “migliore” per le nostre latitudini, quello in grado di coniugare alto isolamento con costi contenuti, resistenza meccanica, solidità e tenuta nel tempo?
Una risposta univoca non è chiaramente possibile, dato che le due soluzioni presentano inevitabili pro e contro.
Proprio per questo motivo i costruttori di case prefabbricate stanno presentando soluzioni ibride in grado di massimizzare i vantaggi dell’una e dell’altra, in un’unica parete ad alte prestazioni, studiata ad hoc per i nostri climi.
Si tratta di un sistema ampiamente consolidato che prevede la realizzazione della struttura mediante un sistema a traliccio basato su travi in legno (massiccio o lamellare). I vuoti vengono riempiti con isolante (solitamente fibra di legno o lana di roccia) e il tutto viene chiuso da pannelli in legno truciolare o multistrato. L’interno viene finito a cartongesso (o fermacell), mentre all’esterno si trova un isolamento a cappotto intonacato (di materiale e spessore variabile).
LA PARETE MASSICCIA
Fatta eccezione per le cosiddette “blockhaus”, edifici in cui la struttura piena si trova direttamente esposta all’esterno dell’edificio, le moderne pareti prefabbricate a pannelli prevedono all’esterno il cappotto come gli edifici basati su telaio e vengono finite all’interno con il cartongesso, che riveste anche una protezione da eventuali carichi di incendio.
Non tutte le pareti massicce sono definibili come XLAM. In questo ultimo caso si tratta di tavole incrociate ed incollate secondo il principio delle travi lamellari, ottenendo un materiale monolitico portante, altamente resistente, anche in altezza.
Molte pareti massicce sul mercato prevedono un sistema costituito sempre dalla sovrapposizione di tavole di legno incrociate ed assemblate strato per strato con chiodature in alluminio, senza utilizzo di colle, denominato sistema MHM. I fori per porte e finestre vengono eseguiti in una fase successiva all’incollaggio mediante una macchina adibita al taglio dei pannelli.
I PRO ED I CONTRO
Si tratta in entrambi i casi di sistemi di case prefabbricate ampiamente collaudati ed efficaci. Se il parametro di riferimento resta quello delle costruzioni tradizionali poco isolate, si potrebbe liquidare la questione tirando a sorte. Ovviamente la scelta dovrà basarsi sui vantaggi e gli svantaggi che ogni soluzione comporta, ribadendo che più che di difetti si dovrebbe parlare di punti di forza.
Le pareti a telaio hanno sempre costi contenuti, comunque più bassi delle pareti massicce, con valori di isolamento termico migliori (coefficiente di trasmittanza più basso), in quanto il legno pieno isola meno di una fibra di legno o di una lana di roccia. Si prestano ottimamente a realizzare edifici semplici come le abitazioni, ma non sempre riescono a rispondere efficacemente a richieste tecniche complesse, oltre a possedere limiti per l’edificazione in altezza. La leggerezza di queste strutture le rende però poco indicate per isolare edifici in zone con prevalenza di alte temperature, a causa della bassa inerzia della parete esterna, che non risulta sempre efficace per sfasare l’onda di calore estiva.
Le pareti massicce, a causa della maggior quantità di legname impiegato e della maggior incidenza della lavorazione per il taglio e l’assemblaggio delle tavole, vengono poste sul mercato a costi superiori (sebbene competitivi rispetto all’edilizia tradizionale a basso consumo). L’isolamento invernale di questi edifici è molto buono, ma non raggiunge l’efficienza delle strutture intelaiate, mentre ottimo è quello estivo, grazie alla notevole “massa” del legno. Gli edifici a parete piena risultano infine molto resistenti ed adatti alla costruzione in altezza o per realizzare soluzioni architettoniche impegnative, al pari degli edifici in muratura.
Concludendo, per le abitazioni singole e tutti gli interventi semplici o di ridotte dimensioni conviene affidarsi ai collaudati sistemi a telaio prefabbricati, economici e performanti, mentre per gli interventi più complessi come uffici o edifici pubblici può essere preferibile il ricorso a pareti massicce.
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