IN QUESTO CASO MI E’ GIUNTA UNA LETTERA RICCA DI SUGGERIMENTI, ANCHE SE NESSUNO IN PARTICOLARE CHE NON SIA STATO SPECIFICATAMENTE AFFRONTATO.
ECCO PERCHE’ MI E’ SEMBRATO UTILE PUBBLICARLA INTEGRALMENTE.
Volevo innanzitutto ringraziarla per gli scritti che Lei pubblica, perchè sono di grande aiuto per chi vuole costruire una abitazione di qualità, anzichè alzare quattro muri con un mare di problemi e tanti soldi spesi.
Grazie dei complimenti; il blog vuole essere una risorsa libera rivolta a tutti, non solo ai professionisti del settore. Non è sempre facile comunicare concetti per loro natura tecnici con un linguaggio accessibile, ma sono proprio i riscontri dei lettori a spronarmi a proseguire la divulgazione delle case prefabbricate.
Cercherò di essere più breve possibile e farle perdere meno tempo per i miei dubbi per la scelta della casa prefabbricata.
Premetto che i miei orientamenti sono verso le aziende tedesche e austriache con una storicità importante e un buon numero di case costruite; mi sento più rassicurato (forse a torto), rispetto alle aziende del nord Italia o alle aziende italiane importatrici di prodotti realizzati all'estero ma di ignota fonte.
Sulla brevità ho qualche dubbio (non la prenda a male….).
Mi sento di darle ragione sulla scelta, come peraltro ribadito spesso nei miei articoli. Esistono certamente sul mercato delle case prefabbricate ottime ditte italiane ed importatori di prodotti interessanti, ma diventa più difficile darne un giudizio. Il supporto di un tecnico preparato sulle case in legno è assai utile in questo caso.
In fiera alla XXXXXXXX erano presenti solo due signorine che non potevano dare risposte tecniche mentre alla XXXXXXXX vi era il responsabile tecnico, molto disponibile e competente. Nella medesima fiera era presente anche la ditta XXXXXXX XXXX, che mi ha dato da un’impressione di affidabilità e qualità, ma il responsabile della mia regione sembrava essere più un venditore che un tecnico (vista l’insistenza di firmare un documento per un preventivo e non preparato, dato che quantificava il prezzo di una cantina interrata di 100 mq. intorno ai 15.000,00 euro).
Per cui il personale tecnico sul territorio è fondamentale per l'azienda costruttrice e determina le scelte anche a scapito di aziende qualificate.
Il ruolo del venditore è importante. Non deve essere necessariamente un progettista laureato, ma gli si chiede competenza e serietà. Se non conosce le risposte dovrebbe informarsi e ricontattare il cliente. Deve evitare di infangare le altre ditte di case prefabbricate e di sparare cifre a caso.
L’acquirente ha comunque la libertà di trarre le sue conclusioni di fronte ad un agente inaffidabile.
Come interagiscono il mio progettista e l’agente della ditta di case in legno?
Determina anche dei costi supplementari? Gli agenti sono preparati, oppure sono solamente dei venditori?
Non c’è una regola, per cui troverà tra i rappresentanti di case in legno architetti e venditori, impiantisti ed informatici.
Il dialogo con il suo tecnico ci deve essere, poiché l’agente dovrà costituire il fondamentale tramite tra la ditta e il progettista. L’agente è infine pagato direttamente dall’azienda di case prefabbricate, qualora il contratto andasse in porto; l’acquirente non deve quindi preoccuparsi di avere spese aggiuntive (non è comunque un buon motivo per sfruttarne il tempo e la pazienza).
Non sono interessato a costruire una casa con isolamenti esasperati, ma vorrei investire su una struttura idonea a dove abito (campagna toscana) per cui Le chiedo se mi può chiarire alcuni dubbi:
Le pareti esterne sono isolate alcune con fibra di legno con valori U di 0.176 con spessore di cm.26,0, di 0.18 con spessore di cm.28.3, altre con fibra minerale con valore U di 0.16 e spessore di cm.32.0; quali sono più rapportati al posto dove io vivo? Inoltre sono attendibili i dati?
Vanno tutte bene, ma mi orienterei in ogni caso verso la fibra di legno, più adeguata per migliorare l’isolamento estivo.
I valori delle ditte serie sono assolutamente verosimili. Per essere sul mercato sono necessarie prove di laboratorio e certificazioni europee che le aziende di case prefabbricate solitamente sfoggiano con orgoglio.
La ventilazione con ricircolo e recupero dall'esterno dell'aria ha anche una funzione di riscaldamento oppure va integrata con un impianto tradizionale di radiatori?
La ventilazione meccanica controllata a recupero del calore (per gli amici, VMC – più corta no, eh?) può essere abbinata a sistemi di raffrescamento e deumidificazione, ma l’impianto di riscaldamento serve comunque (non ci sono solo i radiatori, comunque).
Il vano interrato (che vorrei realizzare) mi preoccupa più di tutto visto l'approssimazione delle aziende tradizionali per quanto riguarda le infiltrazioni e umidità di risalita (vista in costruzioni recenti, anche di pregio).
Sarei orientato ad aziende che realizzano il prefabbricato in cemento ma non mi rendo conto se sono valide oppure no e i relativi costi per evitare di mettere una fortuna sottoterra.
L’interrato prefabbricato è una soluzione davvero valida. Le modalità di progettazione e montaggio sono del tutto analoghe a quelle delle case prefabbricate in legno, costituendo una soluzione complementare.
I prezzi, anche in questo caso sono certi e bloccati, ma non escludono la presenza della ditta tradizionale che dovrà comunque effettuare gli scavi.
Rispetto a queste ultime, ribadisco per l’ennesima volta che ci in Italia sono tante buone imprese di costruzioni e che sta sempre alla lungimiranza del cliente scegliere la soluzione più adeguata (che non sempre coincide con il prezzo più basso).
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