CERCHIAMO DI CAPIRE QUALI POTREBBERO ESSERE I BENEFICI NEL COSTRUIRE UN’ABITAZIONE IN LEGNO IN PREVISIONE DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL PIANO CASA DEL GOVERNO ATTRAVERSO I DECRETI DELLE SINGOLE REGIONI.
Innanzitutto va definito l’ambito applicativo, che riguarda principalmente gli edifici esistenti a destinazione residenziale mono e bifamiliari, comprese le case a schiera, esclusi gli edifici vincolati, in particolare nei centri storici. Il piano casa mira a stimolare l’edilizia abitativa consentendo ampliamenti dei fabbricati sino al 20%, estendibile al 35% in caso di comprovato utilizzo di tecniche costruttive di bioedilizia mirate al risparmio energetico, nel caso di completa demolizione e ricostruzione.
Appare evidente che non è possibile godere dei benefici del piano casa per la semplice nuova costruzione di un edificio su un appezzamento di terreno. In questo caso si dovrà tenere conto come sempre degli indici e del regolamento edilizio in vigore, senza possibilità di vedere esteso l’aumento di volumetria alla propria abitazione.
In tutti gli altri ambiti, come gli ampliamenti, le sopraelevazioni o, meglio ancora, le demolizioni e ricostruzioni ex-novo di fabbricati esistenti, i vantaggi di utilizzare le case prefabbricate in legno sono molteplici.
Nel caso di sopraelevazione dell’edificio su un fabbricato esistente, i pesi ridotti del legno darebbero la garanzia di non gravare eccessivamente sulle fondazioni rispetto alla realizzazione in muratura e tuttavia si deve considerare che le ditte del settore spesso limitano la fornitura di abitazioni ad una superficie minima di 50-60 mq. L’aggravio dei costi fissi rende poco conveniente l’acquisto di piccole porzioni di edificio, delimitando questo potenziale campo applicativo a poche specifiche situazioni.
Se abbiamo a disposizione del volume residuo esistente, sinora insufficiente ad ampliarci, o è stato raggiunto il limite massimo di altezza in gronda, il piano casa dovrebbe ci permetterà la sopraelevazione dell’edificio, avvalendoci di un bonus volumetrico del 20%.
La leggerezza delle strutture in legno in questo caso non è l’unico vantaggio evidente. Il veloce montaggio a secco della struttura permette di limitare l’impatto del cantiere sull’abitazione esistente (polveri, rumori, tempi lunghi), permettendo agli occupanti di evitare un lungo trasloco in attesa della fine dei lavori e persino di proseguire con le proprie attività quotidiane.
Lo stesso ragionamento può essere ovviamente applicato nel caso di ampliamenti laterali.
Ben più allettante appare la possibilità di accedere ad un incremento volumetrico del 35%.
In questo caso le indicazioni date alle regioni dal governo incentivano il ricorso alle tecniche costruttive in bioedilizia e l’ottenimento di un significativo risparmio energetico. Le case prefabbricate in legno potrebbero essere lo strumento ideale al raggiungimento delle massime prestazioni con evidente semplicità, grazie alle loro intrinseche qualità costruttive.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la proposta di alleggerire gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione dovuti all’amministrazione comunale in presenza di comprovato ricorso alla bioedilizia e di miglioramento dell’isolamento dell’edificio rispetto al fabbricato esistente.
Anche in questo caso di deve tenere presente i vantaggi di una costruzione veloce e dei tempi certi di realizzazione. Se la casa in questione è la nostra abitazione, si dovrà necessariamente programmare un trasloco e il conseguente reperimento di un alloggio temporaneo in affitto. Un cantiere tradizionale spesso è difficilmente programmabile e comunque prevede necessariamente tempi lunghi per concludere i lavori. Un motivo in più per dare un taglio alla durata della nostra costruzione.
Concludendo, sembra evidente che l’entrata in vigore del piano casa possa offrire evidenti vantaggi a chi intende fare ricorso alle case di legno per intervenire sul vecchio edificio, tanto in sopraelevazione – ampliamento, quanto, e soprattutto, in presenza di demolizione e ricostruzione.
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