STIAMO ATTRAVERSANDO UN PERIODO DI CRISI ECONOMICA CHE CI TOCCA DA VICINO QUOTIDIANAMENTE, DESTINATO A PERDURARE NEI PROSSIMI MESI O ANNI.
L’ACQUISTO DI UN’ABITAZIONE COMPORTA IN GENERE PER L’ACQUIRENTE UNO SFORZO FINANZIARIO IMPORTANTE, SPESSO GRAVATO DALL’ACCOLLO DI UN MUTUO DESTINATO AD INCIDERE PER MOLTI ANNI SUL BILANCIO FAMILIARE.
Il settore delle case in legno offre sull’odierno mercato immobiliare un’interessante alternativa che, se ben sfruttata e recepita nel suo grande potenziale, consente di realizzare un’abitazione efficiente di grande qualità costruttiva ad un costo moderato, soprattutto se rapportato all’immediato risparmio energetico offerto dalle case prefabbricate in legno moderne.
Ho ripetutamente trattato nei miei articoli questo argomento, ma vorrei in questa sede puntualizzare in particolare un importante aspetto: qual è il confine tra una semplice casa di legno e casa prefabbricata in legno ecologica a risparmio energetico. Si tratta di un tema tutt’altro che scontato se si pensa alla grande offerta sul mercato di abitazioni in legno proposte a prezzi stracciati, senz’altro inferiori alla cosiddetta edilizia tradizionale e lontanissime dai listini delle più conosciute ditte del settore.
Mi rendo conto che non è un problema liquidabile in poche parole, poiché si tratta di una richiesta che mi viene posta spesso. Se molte persone si avvicinano al settore convinte di risparmiare rispetto ad una casa in mattoni, in effetti è giustificabile dalla presenza di strutture in legno economiche o supereconomiche che non sempre si propongono onestamente per quello che sono.
Il termine “prefabbricato” indica una costruzione pronta al montaggio e può essere più o meno correttamente utilizzato anche per le casette in legno per gli attrezzi o per le famigerate “case su ruote”.
Il generico utilizzo del legno come materiale da costruzione non entra infatti nelle scelte costruttive, portando il cliente ad uniformare psicologicamente le case a risparmio energetico con quelle da giardino.
“1.300 € al mq.? Su internet ho trovato delle case complete (???) di 100 mq. a 35.000 €”.
Si potrebbe sorridere, ma non si tratta, ahimè, di affermazioni sporadiche. Nel nostro paese il settore delle case in legno sta timidamente affacciandosi come alternativa di nicchia e quasi esclusivamente relegata a funzioni di tipo abitativo. Il cliente, privo di esperienza e male supportato dai tecnici, fatica a reperire informazioni e stenta a formarsi un quadro unitario, tendendo piuttosto a sovrapporre notizie discordanti tra loro. Ecco che una casa in legno da 100 mq. a 35.000 € diviene meravigliosamente una casa a basso consumo garantita 30 anni, ecologica e certificata.
La mole di articoli che trovate in questo blog può apparire faticosa da affrontare, ma sono convinto che l’attenta lettura dei temi affrontati può consentire la piena comprensione del funzionamento, del potenziale, delle limitazioni e dei vantaggi che si possono ottenere dalle case di legno prefabbricate. Se non nomino ditte, nemmeno di quella di cui sono agente, è perché ritengo che il ruolo di guida tematica di questo sito vada privilegiato rispetto all’eventuale messaggio promozionale. Ognuno è libero di chiedermi un preventivo o una progettazione, ma si può fare buon uso di quanto contenuto, rivolgendosi ad un altro architetto o ad un’altra azienda.
Ricevo spesso mail o telefonate da parte di persone che mi richiedono un servizio di consulenza del tutto gratuito (“Il mio architetto vorrebbe sapere se …”). Nel limite del possibile cerco di essere disponibile a fornire le informazioni richieste, ma le risposte sono contenute, nel 99% dei casi, all’interno degli articoli. Se una persona ha letto buona parte del materiale contenuto in questo blog non dovrebbe farmi richiesta di una casa a risparmio energetico a pochi €/mq.
L’eliminazione dei ponti termici, l’utilizzo di materiali biologici, di serramenti isolati, vetri a bassa trasmittanza, cappotti e coibentazione di adeguato spessore, montaggi accurati, impianti raffinati, soluzioni tecnico-costruttive innovative, hanno un costo inevitabile che la garanzia trentennale e il certificato energetico attestano qualitativamente al cliente. La nostra casetta così “ex-sovietica” in assi di legno non stagionato incollato con colle tossiche, frutto di soluzioni economiche e assemblaggi approssimativi, senza cappotti o isolamenti di alcun tipo (“non servono, il legno non trasmette il calore”), senza impianti e finiture costerà senz’altro meno, a volte pochissimo, ma poi? Il concetto di confort abitativo può apparire soggettivo, ma un’abitazione rovente d’estate e gelida di inverno potrà soddisfare a mio avviso ben poche persone. A meno che non si voglia provare l’ebbrezza di un microclima tipicamente da container per terremotati.
La scelta oculata del progetto e delle soluzioni costruttive può far risparmiare un bel po’ di soldi senza compromessi sulla qualità costruttiva. Qui troverete tanti consigli, ma non è questa la sede per riassumere come sia possibile massimizzare il rendimento energetico abbassando i costi di acquisto.
La scelta peggiore per risparmiare resta quella di rivolgersi alle ditte “da battaglia”, illudendosi di fare un buon affare.
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