IL SETTORE DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO STA TIMIDAMENTE AFFACCIANDOSI NEL NOSTRO PAESE COME ALTERNATIVA UN PO' MENO DI NICCHIA RISPETTO ALL’EDILIZIA TRADIZIONALE.
Ricevo da un lettore:
Per quanto riguarda le “case prefabbricate" (termine che spaventa ancora la grande maggioranza degli italiani), ritengo possa essere ancora la strategia più vantaggiosa per l'edilizia futuristica nel mondo e non solo in Italia.
Ciò non toglie che nutro ancora parecchi dubbi sui costi inerenti allo sviluppo delle famigerate case prefabbricate! Analizziamo i costi più o meno fissi per l’edilizia tradizionale: 1) Terreno. 2) Pratiche burocratiche e direttore lavori. 3) Materie prime. 4) Sviluppo orario con relativo costo della mano d'opera. 5) Accessori, valori aggiunti, fuori capitolati. 6) Impiantistica elettrica / idraulica / serramenti.
Sentendo tutti gli uffici vendite immobiliari non ci stanno dentro con i costi, ma non si capisce il perchè chi lavora come operatore non capitalizzi come l’immobiliarista o chi gestisce la compravendita degli edifici.
Pertanto assodato che si possa definire il costo delle materie prime e degli operatori di cantiere, significa che sono tutte operazioni di ricarichi poco giustificati.
Ora torniamo al paragone con le case prefabbricate.
I materiali adoperati sono molto simili alla costruzione in laterizio con un'enorme guadagno di tempo per l'assemblaggio rispetto al tradizionale. Che cosa differenzia questa spesa addirittura superiore al tradizionale per quanto riguarda la costruzione del prefabbricato?
Quanto incide il materiale nobile usato in prefabbricato come coibentazione rispetto al laterizio, se di nobile si parla (legno o fibra di legno o carta, plastica riciclata, ecc.)?
Quanto incide la differenza in fattore di tempo tra i 2 modi di costruire?
Purtroppo non mi è ancora chiaro quali sono le differenze sostanziali in termini ecomomici nella costruzione delle case prefabbricate e il loro giustificato costo, anche lo studio e la progettazione avrà un costo, ma quanto incide….!
Il “risparmio energetico" è un validissimo argomento di vendita, ma è a vantaggio dell'acquirente o del venditore?
Non sono in grado di quantificare i guadagni dei produttori di case prefabbricate e, sinceramente, è un tema che non mi appassiona particolarmente. Fino a prova contraria le dinamiche dei prezzi in edilizia dipendono dalle tipiche logiche di mercato legate a domanda ed offerta, oltre che ad un forte legame con i prezzi delle materie prime e dei trasporti.
I prezzi di case e terreni raramente sono giustificabili, ma questo ha raramente frenato una sconsiderata corsa al mattone degli ultimi anni. Vi è, tuttavia, un aspetto di cui bisogna tenere conto, almeno in questa prima fase in cui le case prefabbricate iniziano ad essere realizzate sul nostro territorio. Salvo rari casi, la produzione di queste abitazioni non viene fatta in Italia, ma in Germania, Austria o ex-Jugoslavia. Va da se che i prezzi di listino delle case prefabbricate vengono fatti dai produttori esteri che possiedono le maggiori fette del piccolo mercato italiano, sulla base dei loro mercati interni, corrispondenti alla quasi totalità del fatturato di queste aziende.
Un discorso a parte meritano le varie ditte di case prefabbricate dei paesi dell’est. Eccettuata la Slovenia, in cui tanto il livello qualitativo, quanto i prezzi si avvicinano agli standard austriaci, vi sono molte realtà consolidate in Croazia, Bosnia, Serbia o Repubblica Ceca con ottimi produttori presenti da molti anni che costruiscono a prezzi estremamente interessanti. I canali di importazione di queste costruzioni sono peraltro limitati a piccole ditte locali che effettuano pochi contratti l’anno. Il mercato delle case in legno è appena partito e non escludo una sensibile discesa dei prezzi delle case prefabbricate quando e se ci si ritaglierà una fetta più importante nel settore dell’edilizia. Al momento i produttori di case prefabbricate del Nord Europa fanno i prezzi e li ribadiscono in Italia, maggiorati delle spese di trasporto.
Tuttavia, dalla parte dell’acquirente, appare poco utile fare i conti in tasca alle aziende (lo facciamo, senza profitto, ai gestori di telefonia o ai produttori di automobili…), quanto valutare la convenienza o meno nei confronti dell’edilizia tradizionale. In questo senso ritengo che gli argomenti a supporto delle case in legno siano molti e convincenti, come ben sa chi legge i miei articoli. Condivido comunque con lei che dei prezzi più bassi potrebbero diventare un ulteriore, forse decisivo, argomento di vendita per il cliente italiano, anche se già oggi le case prefabbricate in legno appaiono competitive sul piano economico nei confronti del laterocemento ben costruito.
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