LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, VORREI CHE FOSSE CHIARO, RESTANO UN’ALTERNATIVA COSTRUTTIVA E NON RITENGO CHE POTRANNO SOSTITUIRE GLI EDIFICI TRADIZIONALI IN MURATURA, MA POSSONO IN MOLTI CASI, SOPRATTUTTO NEL CAMPO DEI PICCOLI EDIFICI RESIDENZIALI, COSTITUIRE UNA SOLUZIONE CONVENIENTE ED EFFICACE, GRAZIE AL GRANDE ISOLAMENTO TERMICO INTRINSECO ALLA TECNOLOGIA DELLE CASE IN LEGNO.
Pubblico integralmente un breve scambio di vedute con un impresario un po’ contrariato per alcune mie affermazioni, per chiarire la mia posizione sull’argomento.
“… Appare evidente la sua ostilità nei confronti delle imprese di costruzioni tradizionali, ritengo a causa delle esperienze negative con alcune di esse. Personalmente ho sempre offerto ai miei committenti un servizio di qualità a costi contenuti; semmai i maggiori problemi li ho riscontrati con gli architetti, a causa della poca attenzione verso la fase esecutiva. In molti casi mi sono dovuto inventare di sana pianta le soluzioni costruttive in cantiere, senza mai vedere un dettaglio o poter parlare con i suoi colleghi, forse troppo impegnati per sporcarsi le scarpe”.
La mia non è una battaglia contro le imprese di costruzioni, ma piuttosto un servizio di divulgazione per le case prefabbricate in legno. Si tratta di un settore nuovo e piuttosto sconosciuto, anche per le imprese ed i tecnici.
Ritengo sia corretto un confronto tra le case in legno e gli edifici tradizionali per porre in evidenza i pro e i contro dell’una e dell’altra tecnica costruttiva.
I molti articoli in cui si evidenziano i limiti delle case prefabbricate sono la prova che non intendo demonizzare le tecniche tradizionali per sostituirle sempre e comunque con le case prefabbricate, ma che è fondamentale distinguere i possibili campi di applicazione per scegliere con cognizione la tecnica costruttiva migliore.
Il cliente delle case prefabbricate richiede un basso consumo di energia, costruzione compiutamente ecologica, basse emissioni, costi e tempi certi, qualità garantita e certificata.
Ad oggi le imprese di costruzioni tradizionali non appaiono competitive rispetto a questi temi, se non a fronte di costi superiori. Da architetto, ho grandi vantaggi a colloquiare con le ditte di case in legno, in quanto la fase esecutiva viene predisposta a priori senza incognite e scelte da cantiere e …. le mie scarpe ringraziano.
“Le nuove normative hanno sollecitato anche noi impresari ad adottare tecniche costruttive a basso consumo, come l’adozione di mattoni alveolari, cappotti, tetti ventilati, serramenti isolati. Le mie abitazioni sono ecologiche, poiché i costi dei materiali bioedili sono gli stessi di quelli, per così dire, inquinanti. Piuttosto, ho avuto modo di visitare alcune case prefabbricate ed ho avuto una spiacevole sensazione di leggerezza, notando dei dettagli davvero poco gratificanti, soprattutto all’esterno dell’edificio”.
Le leggi in vigore stimolano le imprese ed i tecnici a migliorare gli edifici? Benissimo. Sul tradizionale si può e si deve fare molto. Una maggiore preparazione e sensibilità dei soggetti interessati porterà a mio avviso ad un innalzamento qualitativo delle nuove costruzioni in muratura.
Restano gli scogli culturali ed economici e questo lo sa anche lei.
Costruire bene costa. L’eliminazione dei ponti termici dall’edificio non è scontata e richiede una cura esecutiva che inizia sulla carta. E’ evidente che i committenti hanno le loro responsabilità, richiedendo a tecnici ed imprese sforzi economici che inevitabilmente avranno una ricaduta sulle soluzioni invisibili dell’edificio.
Il ricorso a manodopera non specializzata resta comunque una costante che, al momento, non può essere dimenticata.
Le case prefabbricate in legno costituiscono una soluzione costruttiva che non richiede particolari accorgimenti, che funziona e permette di realizzare edifici isolati ed ecologici con una spesa certa e contenuta.
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