Mi piacerebbe costruire una casa prefabbricata ed ho iniziato a visionare le tante aziende che in questo momento propongono case in legno, notando subito una differenza. Alcune aziende di case prefabbricate hanno pareti in legno senza freno vapore; ad una mia richiesta di spiegazione hanno risposto in questo modo: “Il legno agisce da regolatore di umidità, ovvero assorbe l’umidità sovreccedente e la restituisce all’occorrenza. Queste proprietà igroscopiche del legno lo rendono ideale per le costruzioni permeabili al vapore. Assieme a materiali idonei e a strati funzionali disposti in modo corretto, la formazione di acqua di condensazione all’interno dell’elemento strutturale può essere evitata. È importante che l’involucro della struttura sia a tenuta d’aria, in modo che l’accumulo di umidità sia ridotto al minimo. Oltre a ciò una costruzione traspirante è capace di espellere l’aria viziata e mali odori all’esterno”.
In questo momento sono confuso, la maggior parte delle aziende di case prefabbricate usano il freno vapore.
La risposta di questa azienda di case prefabbricate dimostra che non vi è una posizione univoca dei produttori di case in legno nei confronti del problema dell’umidità prodotta all’interno dell’abitazione.
Vediamo di capire meglio di cosa stiamo parlando. All’interno degli ambienti viene generato del vapore acqueo dovuto alla cottura dei cibi, all’acqua calda per usi sanitari, alla respirazione. Tale vapore tende a fuoriuscire dal’involucro e di conseguenza ad attraversare la struttura della parete. Lo scopo della barriera (o del freno) al vapore acqueo è quello di controllare questo passaggio di vapore e di evitare il conseguente fenomeno della condensa negli strati interni del pacchetto costruttivo.
Diciamo subito che una barriera al vapore tende a bloccare tale passaggio, mentre un freno permette l’attraversamento di una certa quantità di vapor d’acqua. In questo caso si utilizzano delle carte speciali semitraspiranti come la carta “kraft”.
Esistono anche soluzioni in cui viene inserito un telo traspirante, sino alla soluzione che le ha prospettato questo costruttore di case prefabbricate, che non prevede la presenza di alcun telo.
Il fenomeno della condensa, tipico della stagione fredda, si presenta inoltre sulle superfici più fredde delle pareti interne (in particolare in presenza dei ponti termici, causa principale delle muffe) a causa della differenza di temperatura tra l’ambiente interno più caldo e l’aria esterna. E’ intuitivo che la formazione di condensa all’interno delle pareti delle case prefabbricate in legno è assolutamente da evitare, in quanto materiali come la lana di roccia e la fibra di legno perdono in parte le propria capacità di isolamento termico a contatto con l’acqua, con conseguente abbassamento del rendimento energetico. Al fine di limitare questo fenomeno, va correttamente posto un freno al vapore acqueo che proviene dagli strati più caldi, in modo tale che l’aria calda che si raffredda abbia comunque un contenuto di acqua simile a quello dell’aria esterna, evitando di avvicinarsi al punto di rugiada. Tale strato andrà posto nella parte “calda” della parete, dopo il cartongesso e prima dell’isolante tetto.
A mio parere una barriera totale al vapore non è certo ideale, in quanto una certa traspirabilità della parete è certamente preferibile nelle case in legno prefabbricate. Chiaramente un’abitazione senza alcun telo consentirebbe una totale traspirabilità della parete, scongiurando la formazione di condensa sulla superficie interna della parete (fenomeno peraltro assai raro nelle case prefabbricate). La risposta fornita dalla ditta di case in legno potrebbe pertanto essere corretta, ma dipende dalla composizione dello specifico pacchetto di parete.
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