IN UN CERTO SENSO, MA ALCUNI PASSAGGI POSSONO ESSERE ESTREMAMENTE IMPEGNATIVI E COSTRINGONO A PRENDERE IN POCO TEMPO DECISIONI IMPORTANTI CHE VANNO AFFRONTATE CON IMPEGNO E SERENITA’.
La mia esperienza con le case prefabbricate è stata un calvario.
Se potessi tornare indietro mi affiderei senz’altro ad un costruttore edile tradizionale. Nessuno mi ha fatto capire come funzionava una campionatura e il progetto del mio architetto ne è uscito stravolto.
Ho dovuto presentare una variante completamente differente della casa (che ho dovuto pagare) e accettare una serie infinita di rinunce e compromessi.
Molti dei problemi che lei hai riscontrato si potevano evitare con un’adeguata programmazione.
Un progetto finalizzato ad una realizzazione in laterocemento subirà inevitabili adattamenti, spesso invasivi e poco soddisfacenti per il cliente stesso.
Non serve che l’architetto progetti conoscendo già il nome della ditta costruttrice, in quanto le tecniche realizzative sono per lo più similari. E’ preferibile sapere a priori che la casa verrà costruita adottando la tecnica del telaio prefabbricato piuttosto che l’XLAM, ovviamente.
Le campionature poi sono solitamente concentrate in pochi giorni. In questa sede si dovranno scegliere tutti gli aspetti dell’abitazione, dalle tinteggiature agli impianti. Meglio avere le idee chiare per evitare decisioni affrettate di cui inevitabilmente pentirsi.
Ma anche una campionatura preparata nei minimi dettagli sarà fonte di problemi e stress.
In soli tre giorni ci si troverà infatti ad affrontare tutti quei problemi che in un cantiere tradizionale verranno diluiti in oltre un anno di lavoro.
Non solo. Un inconveniente su questo cantiere verrà, nella maggior parte dei casi, affrontato direttamente dai tecnici e dall’impresa, prospettando al cliente le necessarie soluzioni ed alternative. In questo modo i problemi appariranno sotto una luce sufficientemente rassicurante, al contrario di ciò che accade quando il tecnico della ditta di case prefabbricate ci sentenzia senza appello: “Non si può fare!!!”.
Non vi è campionatura di case in legno che non regali intensi momenti di panico, che andranno comunque affrontati con serenità ed in modo positivo.
Anche un banale spostamento di una canna fumaria può creare dei vincoli distributivi non facilmente risolvibili al momento. Meglio quindi pensarci prima, accettando le eventuali difficoltà, con la volontà di trovare soluzioni adeguate, magari il giorno successivo.
Il mestiere di architetto è anche l’arte di lavorare all’interno di limiti e vincoli, cercando risposte e soluzioni adeguate. Se la canna fumaria non si può fare in quel punto che tanto avevamo pensato, ci sarà comunque un’altra posizione altrettanto corretta e soddisfacente, nella maggior parte dei casi. Chiaramente, se non siamo disposti ad accettare questo principio l’unico risultato possibile sarà uno sterile muro contro muro con la ditta di case prefabbricate, come testimoniato dalla profonda insoddisfazione contenuta nella mail sopra citata.
Consoliamoci pensando che la maggior parte delle difficoltà dovrebbero essere confinate nella sede della campionatura e che le fasi successive (realizzazione della struttura e montaggio in cantiere delle case prefabbricate) non comportano particolare impegno per il cliente, che in pochi mesi ha la possibilità di entrare nella propria abitazione.
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